“Questo è più di un progetto di gestione dei rifiuti e per le infrastrutture per l’istruzione; è una metafora che funziona”. La sfida crescente dei rifiuti in plastica letteralmente trasformata in mattoni di costruzione per le future generazioni di bambini.
L’UNICEF, il fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, in collaborazione con Conceptos Plasticos un’azienda colombiana a scopo sociale ha annunciato di voler costruire delle aule scolastiche molto particolari in Africa occidentale. Le costruzioni, infatti, saranno composte da mattoni in plastica riciclata.
Tutto inizia dalla prima casa costruita in mattoni di plastica riciclata in Colombia, a Bogotà, dalla Conceptos Plasticos. Come sappiamo, la plastica è un materiale che si trova abbondantemente in tutti i paesi e solo a Bogotà ne finiscono in discarica più di 750 tonnellate al giorno. Così, dal 2011, questa società che si occupa della produzione di componenti in plastica si mette in gioco realizzando questi singolari mattoni di 3kg derivanti da un processo di stampaggio durante il quale il materiale viene fuso e colato in uno stampo.
I mattoni, una volta montati, dimostrano ottime prestazioni di isolamento termico e acustico, oltre a una notevole resistenza al fuoco, vento e a movimenti sismici; inoltre, con questo sistema, si abbassa notevolmente anche il prezzo di costruzione dell’immobile visto i tempi ridotti di assemblamento e il costo di produzione dei mattoni che è il 40% in meno rispetto ai materiali da costruzione convenzionali.
L’istruzione è un diritto che dovrebbe essere garantito a tutti, ma purtroppo non è sempre così. In Costa d’Avorio, ad esempio, una delle maggiori sfide è la mancanza o il sovraffollamento di aule che rendono l’apprendimento un’esperienza difficile e spiacevole per i bambini in età scolare.
Ed è a questo punto che entra in gioco la collaborazione tra Unicef e Conceptos Plasticos. Il progetto, infatti, prevede il raggiungimento di tre obiettivi:
1. Costruzione di una fabbrica che converta i rifiuti in plastica in mattoni modulari. Ogni giorno, infatti, nella capitale Abidjan vengono prodotte oltre 280 tonnellate di cui solo il 5% viene riciclato mentre il restante 95% viene abbandonato nelle discariche facendo aumentare l’inquinamento da rifiuti plastici che è responsabile del 60% dei casi di malaria e polmonite in Costa d’Avorio (cause principali di morte infantile).
2. Costruzione di 500 aule per 25.000 bambini entro il 2021. Grazie a queste nuove strutture i bambini dell’asilo potranno entrare in aule meno affollate e gli studenti potranno apprendere e crescere in uno spazio nuovo e pulito.
3. Guadagno aggiuntivo per le famiglie più vulnerabili. Una volta che sarà pienamente operativa, infatti, la fabbrica riciclerà 9.600 tonnellate di rifiuti in plastica all’anno e fornendo una fonte di guadagno e occupazione per le donne che vivono in povertà.
Isabel Cristina Gamez, cofondatrice e CEO di Conceptos Plasticos ha dichiarato
“Abbiamo collaborato con l’UNICEF su questo progetto perché vogliamo che il nostro modello d’impresa abbia un impatto sociale. Trasformando l’inquinamento da plastica in un’opportunità, vogliamo aiutare a fare uscire le donne dal circuito della povertà e lasciare un mondo migliore per i bambini”.
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